Un Natale diverso, in cui credere più che mai

Questo 2020 è stato un anno incredibile: chi avrebbe mai pensato che, proprio noi, ci saremmo trovati a vivere una pandemia globale che per un tempo indefinito ci avrebbe costretti a uno stravolgimento simile? Quest'anno sono mancate tante cose: la libertà, la serenità, il contatto umano, a volte anche l'ottimismo, più spesso la serenità di fare anche le piccole cose. Per noi artigiani, che lavoriamo a contatto con il pubblico, così come per altre categorie di lavoratori indipendenti, è stato un anno particolarmente difficile. Ma è passato, quest'anno è finito e forse si intravede una soluzione e io sono convinta che di tutto ciò che è accaduto, si debba prendere il buono che ne è derivato.
Professionalmente, quest'anno mi ha portato alla necessità di reinventare certe dinamiche, esplorare nuovi orizzonti, sperimentare nuove soluzioni, a volte anche distanti dal mio modo di essere e dalle mie attitudini. Io, che amo il contatto umano, ravvicinato, lo scambio a tu per tu, ho riposto molte delle mie energie nella tecnologia e nella comunicazione a distanza.
Umanamente, ho vissuto come un regalo certi periodi di obbligata immobilità, del tempo per me stessa che normalmente non avrei avuto: ho ritrovato pensieri, progetti, abitudini, ho guardato la realtà in maniera un po' più distante, rendendomi conto di tante cose.
Che dire poi, da cittadina del mondo, del beneficio che questo anno ha portato alla mia amata Mother Nature? Questa terra ha tirato un sospiro di sollievo: i cieli delle metropoli più inquinate del mondo, da Ulaanbaatar a Pechino, da Los Angeles a Nuova Delhi, sono tornati cristallini! Il mare si è arricchito, gli animali sulla terra si sono riappropriati un po' di più dei loro spazi, la natura si è allargata lì dove normalmente ci sono la frenesia e il passaggio indifferente dell'uomo.
Se devo credere nella magia del Natale, ecco penso che sia questa: la magia di avere una enorme e nuova infusione di energia e speranza, l'ottimismo di qualcosa che va a finire e l'anticipazione di qualcosa che sta per cominciare, qualcosa di nuovo e, sono convinta, di normale.
Vi auguro, care amiche e amici, sorelle, colleghe e clienti, di passare delle feste positive, serene e normali, ovunque voi siate, di divertirvi e percepire la magia del Natale e di questo passaggio a un anno nuovo.
Di cuore, tanti auguri di Buon Natale!